La pianura veneta che si estende verso nord al confine con la provincia di Pordenone è ricchissima di acque ricadenti nel bacino del fiume Livenza. Tanti piccoli fiumi che bagnano e rendono estremamente fertile la terra senza ricorrere alle irrigazioni. I vigneti sono la coltivazione principe, intervallati da distese di grano. Uve rosse a base Cabernet si alternano ai bianchi attuali di Glera e Pinot Grigio. Qui c’è una storica vocazione al “farsi il vino in casa” di tanti piccoli viticoltori.

A Basalghelle, piccolo centro abitato tra i fiumi Rasego, Resteggia e Fossa, si trovano i primi vigneti piantati dall’azienda. Alla fine degli anni ’70 le viti erano di Chardonnay, che serviva per le basi spumanti delle Cantine della zona e poi per le prime vinificazioni aziendali. Questi terreni sono stati ampiamente recuperati nel 2015 piantando le varietà resistenti autorizzate come il Bronner, il Sauvigner Gris, il Sauvignon Rytos e i rossi Prior, Merlot Khorus e Kanthus. I vigneti sono coltivati con il sistema a “cappuccina” con una vendemmia manuale ed un’attenta selezione dei grappoli. La tenuta è in completa conversione biologica.

L’altopiano delle Coste del Feltrino si estende da Fonzaso fino a Cesiomaggiore. Questi luoghi conservano un’antica tradizione vinicola e una forte densità agricola. Alla Porta del Parco delle Dolomiti, a 400 mt nel colle di San Fermo a Feltre, in collaborazione con la Scuola Agraria Vellai è nata la nostra nuova azienda frutto di un progetto interamente biologico, con al centro le potenzialità qualitative delle varietà Solaris e Pinot Nero coltivate in ambienti pedemontani. Il territorio si presenta tipicamente dolomitico e roccioso con importanti pendenze naturali e con l’ecosistema di montagna, alternando campi coltivati a prati magri, destinati alla conservazione della flora.